LA TREGUA NON È LA PACE
La tregua è una pausa per poi riprendere successivamente le ostilità.
La prima tregua con Quraysh fu concordata da Maometto a seguito della sua sconfitta per consentirgli di recuperare le forze, e saccheggiare, vicino Medina, una colonia ebraica ed ospitava la tribù Ebraica dei Banu an-Nadir. La tregua di Hudaybiyyah viene considerata dagli esegeti dell’Islam un’abile strattagemma politico: fare pace con un avversario i quel momento troppo forte per recuperare le forze e concentrarsi su un altro piú debole, per poi tornare alla carica non appena ci sono i presupposti per una vittoria.
Nell’805 d.C. Costantino firmo una tregua con Ibrāhīm ibn al-Aghlab emiro delle province romane dell’africa. Questa tregua non impedì ai musulmani di attaccare la Sicilia, la Sardegna e cosi la storia si sviluppa nel tempo, tregue e guerre.
La pace con i cristiani e gli ebrei non è contemplata nell’islam, ma le tregue si, perché consentono di riorganizzarsi per il successivo scontro; quante tregue furono stabilite con i leader palestinesi? Nonostante le tregue, attentati terroristici, lanci di razzi ecc. Ciò che non comprende la società occidentale è che non sarà mai possibile una pace in Palestina, perché l’obiettivo dei paesi arabi non è la formazione di due stati per due popoli, ma la cancellazione dello stato sionista di Israele. Semmai si raggiungerà una tregua a Gaza, questa non sarà finalizzata alla pace, ma alla riorganizzazione per un’ennesima aggressione. Perché la tregua sia propedeutica alla pace è necessario che i paesi membri della Lega Araba riconoscano definitivamente lo stato di Israele (cambiando il loro statuto), allora si che la tregua sarebbe una fase per raggiungere la pace.
Quando il 29/11/1947 l’ONU approvò a maggioranza di 2/3 la spartizione della Palestina in uno stato ebraico ed in uno stato arabo, il piano fu osteggiato dagli arabi, infatti Israele non intrattiene relazioni diplomatiche con stati arabi eccetto la Turchia. Quando il 14/05/1948 fu fondato lo stato di Israele vi fu subito dopo nel 15/05/1948 la prima aggressione degli arabi Egitto, Transgiordania, Siria, Libano e Iraq, Arabia Saudita, Yemen con l’obiettivo di creare lo stato arabo Palestinese non riconoscendo la spartizione dell’ONU. In occasione di questa aggressione araba gli israeliani riuscirono ad espandere il territorio anche ad aree inizialmente assegnata agli arabi. Gli Israeliani si insediarono legittimamente su alcuni territori a seguito di una guerra di aggressione mossa loro. Durante questo conflitto ci furono 3 tregue.
Nel 1963 Israele fu attaccata da parte Egitto, Siria e Giordania, conosciuta come Guerra di Yon Kippur; anche questa volta Israele respinse gli attacchi ed avanzò in territorio conteso, ma fu costretto ancora una volta al ritiro dalle grandi potenze.
Nel 1964 nasce l’OLP con l’obiettivo di eliminare Israele. Egitto e Giordania aggredirono Israele nota con la guerra dei 5 giorni (5-10 giugno 1967) Israele vinse e acquisì altri territori. L’ONU con la risoluzione 242 condannava le occupazioni israeliane, ma Israele e l’OLP non riconobbero la risoluzione. In questo periodo ci furono tregue imposte dalla comunità internazionale. Yasser Arafat presidente dell’OLP (1968) scelse la via terroristica come metodo di lotta.
Il 26 marzo 1979 presidente egiziano Sadat, in seguito alla mediazione americana firmò gli accordi di Camp David, una storica pace con Israele. Sadat fu infatti ucciso nel 1981 dai fondamentalisti islamici della Jihad. Da questo momento la guerra Araba-Israeliana prosegue con gli attentati terroristici, dirottamenti di aerei e navi. Tutto questo per non riconoscere il diritto all’esistenza dello Stato di Israele.
L’Italia e la Germania a seguito della sconfitta della 2 guerra mondiale cedettero terre, Israele a seguito diverse guerre di aggressione ha acquisito nuovi territori, ma non si tratta di occupazione ma di terre contese. La Carta delle Nazioni Unite, adottata nel 1945, stabilisce il principio del rispetto della sovranità territoriale e dell’integrità politica degli Stati, ma gli Stati Arabi non accettarono la spartizione non riconoscendo lo stato di Israele, impedendo di fatto la nascita dello stato della Palestina determinando una situazione ibrida.
Israele legittimamente ha acquisito un territorio rifiutato dagli Arabi perché la ripartizione ONU non è condivisa e quindi prevale la storia, e storicamente le terre contese sono ebraiche anche se hanno subito diverse occupazioni, 1000 anni a.C. Re Davide occupo Gerusalemme (poi ci furono persiani, greci, romani,) e nel 600 d.C. fu occupata dai Musulmani, ma gli ebrei continuavano ad esistere anche sotto l’occupazione ottomana e il protettorato inglese. Oggi dopo il riconoscimento dello Stato di Israele e il rifiuto degli Arabi legittimamente Israele amministra quei territori.
Io non credo che possa esistere un tregua per la pace, perché non è contemplata nel pensiero islamico, che concepisce una tregua solo come una pausa per riorganizzarsi e riprendere la guerra fino alla vittoria.
Ora davanti alla storia ed agli eventi di oggi esistono tre categorie di persone: coloro che per posizione ideologia sono antisionisti (semiti sono anche gli arabi) e quindi si alimentano delle ragioni di coloro che auspicano la cancellazione di Israele, e questa posizione è chiara; i sostenitori di Israele perché hanno conoscenza della storia del precedente secolo e che desiderano ricercare un equilibrio che porti alla pace; gli idioti, coloro che fanno proprie le ragioni antisioniste perché in modo acritico, sposano la causa di Hamas e del genocidio.
Erminio Petronio
L’autore ha autorizzato la pubblicazione su La Tribuna di Roma di questo articolo comparso originariamente sul suo blog https://petronioerminio.blogspot.com/ vi invitiamo a seguirlo per approfondire le tematiche
redazione@latribunadiroma.it
LA TRIBUNA DI ROMA Testata periodica ai sensi dell’art. 3-bis del Decreto Legge 103/2012
direttore responsabile
Tristano Quaglia
direttore editoriale
Paolo Miki D'Agostini
editore Associazione Nuova Rinascenza C.F. 96476870587
via Ghibellina 42 FIRENZE 50122