Ucraina: come il giornalismo sta cambiando la guerra
Net-war descrive come il giornalismo si stia trasformando in una forma di logistica militare nella cosiddetta “Net-war”. Un esempio emblematico è un soldato ucraino ripreso da un drone, la cui immagine ha fatto il giro del mondo, evidenziando come la comunicazione sia diventata una parte integrante del conflitto.
Il conflitto in Ucraina è descritto come la prima guerra ibrida, dove la comunicazione digitale e le infrastrutture tecnologiche (come droni, smartphone e social media) giocano un ruolo cruciale. Gruppi privati come quello di Elon Musk, Microsoft e Google diventano attori geopolitici, oscurando il ruolo degli Stati.
Le azioni militari sono pianificate pensando al loro impatto comunicativo, e la censura dei media russi è un esempio di come il giornalismo abbia perso la sua autonomia. La guerra in Ucraina ha reso il giornalismo “embedded”, integrato con una delle parti in conflitto e confuso con la cyber security.
In questo contesto, le notizie provengono principalmente da testimonianze civili online, che devono essere validate e contestualizzate. Il giornalista deve confrontarsi con competenze tecnologiche che rischiano di sovrastarlo, trasformandolo in un funzionario del sistema di calcolo. La Net-war rappresenta una “mediamorfosi” che trasforma guerra e giornalismo in una contesa matematica.
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