Il 20 Aprile del 1845 nacque a Roma, il pittore Pietro Barucci. Si formò artisticamente presso l’Accademia di Belle Arti della Capitale che, nel 1878 lo premiò per un suo paesaggio. L’artista era infatti specializzato in paesaggi, inerenti, in particolar modo la vita rurale quotidiana nella campagna romana. Ebbe successo anche negli Stati Uniti, dove nel 1893 a Chicago, espose l’opera intitolata “Lago negli Appennini” ed in Francia, esponendo due suoi dipinti a Parigi al Salon des Indépendants, del 1907. Giova ricordare che da quel salone, sono usciti alcuni artisti famosi dell’arte moderna quali, solo per citarne alcuni: Diego Rivera (marito di Frida Kahlo), George Braque (fondatore del Cubismo, insieme a Pablo Picasso) e Paul Cezanne. La partecipazione a tale compagine di artisti, denominata gli “Indipendenti” in quanto nessuno di essi, si riferisce in origine ad uno stile particolare, salvo poi venire naturalmente inglobato, in qualche corrente artistica, rappresenta un chiaro segno del valore pittorico delle opere di Pietro Barucci, che morì a Roma, il 23 Febbraio del 1917. L’opera che vi propongo è: “Ritrovo di contadini nella campagna romana” un olio su tela di cm 72,39 x 133,35 firmato “P. Barucci Roma” in basso a sinistra, realizzato in data imprecisata e di proprietà privata e quindi non visibile. In quest’opera, di dimensioni inconsuete, l’artista dipinge un ampia scena ambientale, che raffigura un tratto di strada di campagna e campi dove i contadini, si riuniscono con il loro bestiame ed i loro prodotti. In primo piano, una donna con una gonna di lana ruvida ed un fazzoletto bianco ha posato il suo grande cesto di vimini, a sinistra e pare esaminare una capra. Un contadino la osserva mentre i suoi asini e le sue pecore pascolano sull’erba secca. Altre figure si radunano nel paesaggio pianeggiante dietro di loro, all’ombra degli alberi autunnali: un uomo accudisce i suoi muli in un grande abbeveratoio, mentre i bovini, vagano, sciolti dal carro. Alcune donne avvolte in lunghi scialli colorati, si ritrovano vicino ad un vecchio pastore, che siede su un antico blocco di pietra. Una strada stretta si estende poi, in lontananza e molte altre persone si incontrano lungo di essa in quello che pare essere un enorme mercato o festival. Il Barucci, dipinge questa scena vivace, con una tavolozza ricca e terrosa ed un’efficienza della pennellata, che rivela le sue forti inclinazioni realiste.
Luca Monti
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