sabato, 15 marzo 2025


Corneliu Codreanu, noto per essere il fondatore del Movimento della Guardia di Ferro in Romania durante gli anni ’20 del XX secolo, rappresenta una figura storica di grande rilevanza, ma anche di indiscutibile controversia. La sua ideologia si fondava su una profonda connessione con l’identità nazionale romena sostenuta da una visione quasi mistica del ruolo e della missione del popolo romeno. Uno degli argomenti centrali della sua dottrina era la lotta contro l’usura, una pratica che egli considerava non solo come un aspetto economico, ma come una vera e propria piaga sociale capace di minare le fondamenta della società. Codreanu, si opponeva strenuamente all’usura, descrivendola come un’azione che sfruttava i più deboli e vulnerabili, aggravando le disuguaglianze e distruggendo il tessuto sociale. Secondo la sua visione, l’usura non si limitava a danneggiare le finanze individuali, ma rappresentava un attacco diretto alla moralità collettiva e alla dignità del popolo romeno. In un periodo storico caratterizzato da instabilità economica e sociale, le sue parole risuonavano profondamente, attirando l’attenzione di molti cittadini che si sentivano oppressi da un sistema finanziario percepito come ingiusto e oppressivo. La denuncia di Codreanu, contro l’usura, andava oltre la semplice critica; egli proponeva, infatti, una visione di ritorno ai valori tradizionali e ad un’economia più giusta, incentrata sulla comunità e sulla cooperazione reciproca. La sua proposta di un’economia etica si basava sull’idea che il denaro dovesse essere un mezzo al servizio del bene comune, piuttosto che uno strumento di sfruttamento e oppressione. In questo contesto Codreanu, cercava di promuovere un modello alternativo di sviluppo economico, in cui il benessere collettivo fosse prioritario rispetto agli interessi individuali e al profitto a breve termine. Sebbene le sue idee siano state spesso reinterpretate e utilizzate per giustificare azioni violente e autoritarie, il messaggio di Codreanu, contro l’usura ha avuto un impatto significativo, alimentando un dibattito cruciale su temi di giustizia economica e sociale. La sua figura, quindi, non è solo un simbolo di un’epoca passata, ma rappresenta anche un punto di partenza per riflessioni contemporanee sui valori etici che dovrebbero guidare l’economia moderna. L’eredità di Corneliu Codreanu, è complessa e sfaccettata, ma la sua ferma denuncia dell’usura continua a stimolare discussioni vitali, riguardanti la giustizia sociale e l’etica nell’economia. Questi sono temi che rimangono attuali e di grande rilevanza, anche nel contesto contemporaneo, invitando ad una riflessione profonda su come costruire una società, più equa e solidale per tutti.

Lelio Antonio Deganutti






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