lunedì, 02 dicembre 2024


Sembra un film della commedia all’italiana, anni ’70 la storia di cronaca emersa in questi giorni con l’operazione della Polizia di Stato, denominata ‘Pecunia non olet’ che ha sgominato una banda di malviventi che operavano dal 2022 in modo fraudolento nello spurgo delle fosse biologiche. Attenzione non stiamo parlando dello smaltimento illecito dei liquami dopo l’intervento, che pure rappresenta un reato, ma di una vera e propria truffa ai danni dei clienti, perlopiù scelti tra persone indifese per età, lutti o vicissitudini varie, che venivano attirati con annunci, inerenti interventi urgenti di ripristino di fognature intasate. Una volta che il cliente chiamava la ditta, veniva invitato a versare circa 500 Euro di acconto per un intervento che si rendeva necessario, in quanto provocato proprio dai malviventi che ostruivano gli scarichi con stratagemmi ingegnosi, che provocavano la fuoriuscita di liquami, che invadevano le abitazioni ed il cui saldo veniva stabilito secondo un calcolo, che potremmo definire “un tanto al metro” che faceva schizzare il costo di una banale ordinaria manutenzione dell’impianto fognario, a migliaia di Euro. Se i clienti si rifiutavano di pagare od intuivano la truffa, diventavano vittime di minacce, rappresaglie e violenza da parte degli operai, che venivano reclutati dal promotore dell’organizzazione proprio in virtù del loro curriculum criminale. Finalmente, a seguito di una trentina di querele, raccolte dalla Polizia Giudiziaria e delle conseguenti indagini, affidate alla Polizia di Frontiera di Fiumicino, che hanno dato origine all’operazione “Pecunia non olet” il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tredici persone, di cui undici sono finite in carcere e due agli arresti domiciliari, oltre al decreto di sequestro preventivo di somme di denaro ritenute profitto diretto del reato, eseguito dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Roma, che ha partecipato all’operazione, in ausilio agli Agenti della Polizia di Frontiera di Fiumicino. Il sequestro ha riguardato quasi 100.000 euro in contanti, diamanti, rolex, gioielli ed una vettura di grossa cilindrata.

Luca Monti






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