sabato, 05 ottobre 2024


L’Aula della Camera ha approvato l’articolo 15 del ddl sicurezza, rendendo facoltativo il rinvio della pena per le donne in gravidanza e le madri con figli sotto l’anno di età.

Gli emendamenti delle opposizioni sono stati respinti, mentre è stato approvato quello dei relatori che richiede al governo di presentare ogni anno una relazione sull’attuazione delle misure cautelari per le donne incinte e le madri con figli di età inferiore a tre anni.

In seguito a questo emendamento, Forza Italia ha ritirato la sua proposta che mirava a ripristinare l’obbligo di differimento della pena per le madri con figli fino a un anno. Durante la votazione era presente il ministro della Giustizia, Carlo Nordio. L’articolo è stato approvato con 163 voti favorevoli, 116 contrari e 2 astenuti. La proposta emendativa, modificata da Forza Italia, prevede che “entro il 31 ottobre di ogni anno il governo presenti al Parlamento una relazione sull’attuazione delle misure cautelari e sull’esecuzione delle pene non pecuniarie nei confronti delle donne incinte e delle madri con figli di età inferiore a tre anni”.

Le opposizioni, tra cui la responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, hanno criticato la misura, sottolineando che la relazione annuale è già prevista. Numerosi sono stati gli interventi critici da parte della minoranza parlamentare. Riccardo Magi (+E) ha fatto un appello accorato a Nordio affinché non si oltrepassi il divieto di ingresso in carcere per i bambini piccolissimi, ricordando che gli Icam sono comunque strutture detentive. Federico Gianassi del Pd ha accusato il governo di umiliare lo stato di diritto, paragonando la misura a pratiche del passato.






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