lunedì, 02 dicembre 2024


La decisione americana di stanziare missili a lungo raggio in Germania segna un momento storico di alta criticità, mettendo in luce le tensioni tra l’Alleanza Atlantica da una parte e Russia e Cina dall’altra. Le minacce di sanzioni nei confronti di Pechino e il dispiegamento di uno scudo Nato a Kiev rischiano di portare a un’escalation tra i due blocchi mondiali e di alimentare una nuova e sconsiderata corsa agli armamenti.

Inoltre preoccupa l’ipotesi del Cremlino di creare una blacklist con i nomi dei leader dell’industria delle armi europee che sostengono l’Ucraina, come nel caso del ceo della Rheinmetall Armin Papperger, coinvolto in un presunto tentativo di attentato sventato dagli agenti segreti di Washington e Berlino. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha parlato esplicitamente di un ritorno alla “guerra fredda”, dopo aver già accusato Germania, Stati Uniti, Francia e Regno Unito di essere coinvolti direttamente nel conflitto in Ucraina.

Le minacce russe di una possibile “risposta militare” ai missili Usa ed altre misure per “contenere la Nato” fanno aumentare la tensione e anche Pechino accusa l’Alleanza Atlantica di alimentare il clima di scontro.






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