Questo pomeriggio, numerosi cittadini del quartiere Boccea si sono radunati in Piazza dei Giureconsulti per protestare contro il crescente degrado e l’insicurezza che affliggono la zona. L’iniziativa, priva di bandiere politiche, ha visto una massiccia partecipazione di residenti preoccupati per la sicurezza del loro quartiere. In poche ore, sono state raccolte oltre 500 firme per chiedere un maggiore presidio delle forze dell’ordine e interventi concreti da parte delle istituzioni locali a tutela delle famiglie e degli esercenti.
Daniele Giannini, promotore della manifestazione e già presidente del Municipio XVIII (ora XIII), ha spiegato che Boccea è una delle aree più popolose del quadrante nord-ovest di Roma. Il capolinea Cornelia, crocevia di migliaia di passeggeri al giorno tra autobus e metro, è da tempo vittima di furti nei negozi, scippi e vandalismi. La presenza di persone senza fissa dimora che vagano per le strade, spesso creando situazioni di disagio e pericolo, ha ulteriormente aumentato la percezione di insicurezza tra i cittadini, soprattutto nelle ore serali e notturne, quando vetrine spaccate e rapine sono all’ordine del giorno.
Esasperati dalla situazione, i residenti, dietro a un grande striscione con scritto “Boccea vuole più sicurezza”, hanno deciso di prendere in mano la questione, riunendosi in piazza per lanciare un messaggio chiaro: “Vogliamo un quartiere sicuro”. La petizione firmata ha l’obiettivo di ottenere un potenziamento della sorveglianza e maggiori misure per contrastare il degrado. Molti manifestanti hanno esibito “cartellini rossi” come forma di protesta, accompagnati da cartelli con slogan come “Roma Caput Furti”, “I commercianti non sono bancomat dei delinquenti” e “Basta sconti”.
Giannini ha concluso dicendo che l’iniziativa di oggi è solo il primo passo di una mobilitazione che i residenti intendono portare avanti finché non saranno adottate misure adeguate per riportare tranquillità e sicurezza nel quartiere.
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