La Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Roma, ha avviato una maxi operazione denominata: “Moby Dick” finalizzata ad individuare una rete di imprenditori ed altri soggetti dediti ad evadere l’IVA attraverso lo schema della cosiddetta frode carosello all’IVA intracomunitaria, nel settore del commercio dei prodotti elettronici ed informatici, che ha investito diversi paesi europei, coinvolgendo anche venti società estere, tra: Bulgaria, Cipro, Croazia, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna, per un presunto imponente giro d’affari, stimato in 1,3 Miliardi di Euro. L’operazione della Guardia di Finanza, ha portato al sequestro preventivo di beni, valori e denaro per più di cinquecentoventi Milioni di Euro ritenuti essere il profitto complessivo della frode pari all’IVA evasa, oltre all’emissione di quarantatré misure di custodia cautelare in carcere, sette delle quali attraverso il mandato di arresto europeo, per il presunto coinvolgimento nel business di queste frodi carosello, di alcuni esponenti della criminalità organizzata siciliana e campana i quali, intravedendone gli ingenti profitti, ne sarebbero entrati a far parte fornendo provviste finanziarie, riciclando così i proventi di altre attività criminali. Tra i destinatari di misura interdittiva riguardante il divieto di esercitare l’attività di impresa, sia in forma individuale che societaria nel campo del commercio di prodotti elettronici e/o informatici, nonché di ricoprire uffici direttivi all’interno di imprese individuali o società aventi il predetto oggetto giuridico, che si traduce in pratica nel divieto di rappresentare legalmente l’impresa, di amministrarla, di rivestire ruoli gestori o dirigenziali, di contrattare con terzi, di impartire direttive, anche interne, di rivestire qualsiasi carica o di essere adibito a qualsiasi compito che non sia meramente esecutivo, vi sono anche il presidente di una squadra di calcio romana militante nel campionato di Promozione ed il fratello di quest’ultimo. Stando alle indiscrezioni la società calcistica non sarebbe oggetto di indagine.
Luca Monti
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