La ventenne è stata minacciata con un coltello e trascinata dentro un’abitazione nel rione palermitano di Ballarò mentre si trovava in compagnia del suo fidanzato. La vittima ha raccontato ai carabinieri di essere stata affrontata da un giovane denunciato per un’altra violenza, di cui ha fornito il nome durante le deposizioni, e dalla madre di quest’ultimo.
Secondo il racconto della ragazza, il fidanzato è stato immobilizzato mentre lei è stata minacciata per costringerla a ritrattare le accuse di violenza subite in passato. Il fidanzato è riuscito a liberarsi e ha chiamato i carabinieri, che sono intervenuti sul posto. Sia la ragazza che i due aggressori sono stati portati in questura per ulteriori accertamenti.
La vicenda si collega a un episodio di stupro di gruppo avvenuto lo scorso luglio, in cui la ventenne era stata portata in un cantiere abbandonato e violentata da sette ragazzi, ora in carcere. Uno dei responsabili è stato condannato a 8 anni e otto mesi con rito abbreviato, mentre gli altri sei componenti del branco sono attualmente sotto processo.
La Procura di Palermo e la Procura dei Minori hanno avviato un’indagine per violenza privata al fine di ricostruire completamente la vicenda. Le indagini sono in corso, anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona.
“Dopo la nuova aggressione nei suoi confronti, la mia assistita è stata portata in una località segreta per tenerla al riparo da ulteriori minacce”, ha detto all’Ansa l’avvocato della vittima, Carla Garofalo.
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